Val di Fiemme, vacanze in montagna con i bambini a suon di musica
Bella esperienza in Val di Fiemme con i bambini d’estate. Abbiamo alloggiato in hotel a Predazzo, molto comodo per tutti gli spostamenti. In centro c’è l’ufficio informazioni turistiche che vi spiega tutto ciò che potete fare e vi riempie di depliant, tra i quali il più importante, quello che illustra cosa fare in Val di Fiemme con i bambini. Il bello è che vengono organizzate delle attività per i bambini divertenti e interessanti per passare il tempo libero all’aria aperta. Ci sembrava molto carina quella a Malga Ora, dove si mungono le caprette, ma sfortunatamente erano già al completo (ho telefonato all’ultimo momento!!), sempre a Malga Ora fanno anche il burro, ma anche questa l’ho persa (telefonare prima no la prox volta?). Ma non è stato un problema, perché c’è moltissimo da fare lo stesso.
Sempre con la Family Card siamo saliti sul Latemar con la cabinovia fino al Rifugio Gardoné. Qui è tutto per i bambini. Mio figlio più piccolo (di 4 anni) si è divertito sui tubby (i copertoni che scivolano), mentre mia figlia più grande (7 anni) è salita sull’Alpine Coaster con il papà. Un’oretta a divertirsi al parco giochi e poi tutti a pranzare nel Rifugio Passo Feudo che si raggiunge con una seggiovia in pochissimo tempo. Il pranzo è stato eccezionale, la mia prima esperienza con le pietanze trentine di questa zona è stata sublime. Da lì siamo scesi a piedi, per la scorciatoia, un muro, immaginate che male ai polpacci. Siamo arrivati al Gardoné decisamente “piegati”. Diciamo che non siamo una famiglia di grandi scalatori, ma sorpresa delle sorprese, o fortuna delle fortune, i lettini sulla terrazza del Rifugio Gradoné erano liberi! Presi d’assalto, ci siamo tutti stesi, anche i nostri amici che si vantavano di fare chilometri di sentieri. A un certo punto è inziata la musica jazz, di un gruppo di 4 saxofonisti trentini, molto bravi. Che note si diffondevano tra le montagne e che atmosfera!
La musica in Val di Fiemme nasce dai boschi, in particolare dagli abeti rossi che si trovano nella Foresta di Paneveggio. Li chiamano abeti della musica perché con essi si costruiscono le tavole armoniche degli strumenti musicali, per la caratteristica di possedere una alto livello di risonanza. Paneveggio è il luogo dove veniva Stradivari a scegliere i legni più pregiati per costruire i suoi violini.
L’esperienza nella foresta di Paneveggio il giorno seguente è stata meravigliosa. Con la card c’è anche la visita guidata, ma noi ovviamente ritardatari ce la siamo persa, così abbiamo esplorato da soli questo bosco incantato. Per camminatori come noi, con due figli piccoli che reggono per poco, ci hanno subito consigliato il sentiero più semplice e più breve: il sentiero Marciò. Il tragitto è iniziato con l’avvistamneto di uno scoiattolo, non male, poi è scattata la caccia all’abete della risonanza. Non tutti gli abeti risuonano allo stesso modo, quindi è stato simpatico vedere i bambini che con un legnetto colpivano i tronchi per sentirne il suono. Il tragitto è ricco di pannelli e segnaletica per bambini, poi c’è la prova di risonanza, dove con un martello si colpisce il tronco, poi si passa attraverso un ponte mobile, e il sentiero è presto finito, si esce dal bosco e i cerbiatti, in un’area recintata, ci aspettano lì fuori per salutare i bambini e farsi offrire qualche foglia.
Dal centro visitatori si possono raggiungere a piedi, o in auto, o in autobus, delle malghe eccezionali. Noi siamo andati a Malga Venegia, un posto che merita davvero. Distese di immensi prati verdi e le pale di San Martino che fanno da cornice di un quadro perfetto.
Mangiato bene i piatti più tipici trentini, più semplice rispetto al Rifugio Passo Feudo, ma saporiti e genuini.
Completa l’esperienza musicale dei bambini la Casa del liutaio non distante dal Centro Visitatori, dove si può assistere alla costruzione di un violino. Vengono ospitati settimanalmente dei liutai da tutta Italia, che gentilmente e gratuitamente mostrano la loro attività in diretta. Sempre lì vicino c’è anche la xiloteca dove vengono vendute le parti di legno per costruire tavole armoniche. Così i bambini possono conoscere il passaggio dal legno alla tavola armonica e all’impiego della stessa. E’ un percorso didattico secondo me straordinario per capire come si forma il suono, che solo Paneveggio offre nella sua completezza.
La cucina qui in Val di Fiemme è ottima un po’ ovunque. C’è anche un caseificio a Predazzo in cui si possono acquistare i formaggi tipici, come il Puzzone di Moena o il Caprino di Cavalese. Poi la pasta Felicetti è anche rinomata… scusate questa disgressione sul cibo, ma gustare un buon piatto mi mette felicità.
Poi il minigolf, le piscine, il maneggio, le passeggiate, i luoghi attrezzati per i pic nic; è veramente ricca questa valle per le famiglie e l’ho trovata anche tranquilla, il turismo è ben diluito tra le molte località che la compongono. Non è caotica, è una valle aperta, dove il sole splende ovunque. Ci ritorneremo, mi piacerebbe in settembre durante la festa di Cavalese, la “Desmontegada de le caore”, quando le mucche scendono tutte in città con le ghirlande di fiori sul capo. Ho pescato questa foto da internet, da sito della Malga Sass!
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