Formentera con i bambini, diario di viaggio
Abbiamo ancora viva negli occhi e nel cuore l’esplosione di luci e colori che ci ha appena accompagnati durante la nostra avventura in questa splendida isola del Mediterraneo, un’ isola dal clima quasi africano, lambita da venti che si alternano a scacciare le nuvole.
Il terreno e’ arido, pianeggiante, basso ma, qualche pino, fico d’india e oleandro regalano ombra e refrigerio dalla calura estiva. L’isola e’ racchiusa tra due promontori lanciati verso il cielo che permettono al visitatore di ammirare uno strepitoso panorama d’insieme, con in lontananza il profilo montagnoso di Ibiza.
Alloggiamo a Es Pujols, in un delizioso appartamentino, nel centro nevralgico dell’isola, animato la sera da localini, ristoranti, discoteche e su tutto il lungomare dal mercatino dei venditori ambulanti ed artigiani locali con i loro molteplici braccialetti di corda, pelle, perline e argento.
Es Pujols possiede gia’ di per se’ belle spaggie con acque cristalline e fondali bassi.
La svariata offerta gastronomica, adatta anche ai bambini, invita il turista a fermarsi per un boccone: ecco allora apparire magicamente enormi pentoloni di paella bollente con pesce, verdura e carne, frutti di mare, qualsivoglia tipo di carne e/o pesce alla griglia, il famoso prosciutto crudo serrano (apprezzato molto anche da mio figlio) ed una deliziosa salsina (aioli) da spalmare sul pane, fatta con maionese, aglio e pezzetti di cetriolo (il nome trae in inganno, l’aglio si sente veramente molto poco ).
Una mezza giornata di nuvole ci porta a visitare il capoluogo ufficiale, San Francesco.
Due delle costruzioni piu’ caratteristiche sono la chiesa fortificata dai muri spessi, che ha l’aspetto di un cubo ermetico, risalente all’inizio del XVIII secolo.
Accanto alla costruzione la tradizionale cisterna e la cappella SA TANCA VELLA coperta da una volta a botte.
Interessante, anche per i bambini, il museo etnografico dove sono esposti utensili agricoli tradizionali e altri reperti del mondo contadino. Nel cortiletto sottostante e’ esposto un esemplare di locomotiva, ancora in ottimo stato.
Oltre alle meravigliose spiagge di sabbia fine e bianca ed il mare limpido e turchese, Formentera offre al suo interno due lagune litoranee, circondate da canne di palude e giunchi e frequentate da diverse specie di uccelli: l’Estany Pudent e l’ Estany des Peix. Lo spettacolo dei cambi di colore che si susseguono nel corso della giornata per l’ effetto della luce del sole non ha uguali.
Quale bambino non ama il mare, giocare a riva, correre a perdifiato con i piedi nudi nella sabbia? A Formentera tutto questo e’ possibile grazie all’infinita’ di belle spiagge di cui e’ ricca e, cosa niente affatto tarscurabile , con il mare basso per km e Km.
Partiamo con la spiaggia a mio parere piu’ suggestiva: Les illetes
Siamo all’interno di una riserva naturale, l’ingresso e’ a pagamento in questo periodo dell’anno 5 € con la macchina, 3 € con i motorini.
A est Llevat, a ovest les Illetes (le isolette) sembrano i due lati di una stessa spiaggia. La prima piu’ rettilinea, la seconda apre un duplice arco di fronte a vari isolotti.
La spiaggia di LLevant occupa la riva rivolta a est di Es trocadors la penisola la cui punta puo’ essere percorribile solo a piedi e con il mare calmo e la bassa marea fino all’isola di S’espalmador.
La baia di Les Illetes attrae il turista per gli inconfondibili colori che gli si aprono davanti agli occhi: la sabbia fine come borotalco color avorio, i frammenti di corallo rosa salmone lungo la riva, l’ acqua cristallina a tratti blu con sfumature turchesi ed il rosso delle rocce.
La parte invece piu’ esposta a sud e’ conosciuta con il nome di Migjorn (mezzogiorno), e’ la spiaggia balneabile piu’ lunga (circa 6 km). Si trovano zone miste di sabbia e roccia da Ca’ Mari a calo des Mort.
E’ indubbiamente la piu’ selvaggia e con la sua lunghezza e morfologia permette a chiunque di trovare posticini tranquilli e appartati.
Insenature, dune, calette, vegetazione selvaggia, chiringuitos (bar sulla spiaggia) ottimi ristoranti e punti ristoro ne fanno veramente una meta molto gettonata.
Noi personalmente abbiamo provato ad andarci un paio di volte (nella zona di Es Arenals) ma il vento troppo forte ci ha spinto a scegliere calette piu’ tranquille come le gia’ citate Es Pujols e Les Illetes oppure Cala Saona, situata nella parte occidentale dell’isola.
Malgrado la sua piccola estensione e’ una caletta molto tranquilla circondata da una incantevole zona boscosa. La baia, anch’essa di sabbia fine, si apre tra due gruppi di rosse scogliere su un magnifico golfo.
Tutte le spiagge menzionate sono dotate di strutture per garantire comodita’ e relax e un po’ di refrigerio dal caldo.