ORSI, LUPI, BARONI RAMPANTI… A COMANO TERME DIVERTIRSI E’ UN’AVVENTURA!

Posted on agosto 24th, 2011, by silviabaldi

Siamo appena tornati da una gita di tre giorni a Comano Terme, una tranquilla località trentina famosa per le acque che curano i problemi della pelle. E’ stata tutta una sorpresa: la splendida accoglienza, la varietà di eventi e di gite organizzate per grandi e piccini, l’animazione presente in tutto il paese, lo splendido Parco delle Terme con accanto il fiume Sarca e le sue piccole cascate. E’ stato tutto al di sopra delle nostre aspettative… e sì che ne avevamo dopo aver consultato internet.
Partenza: Mercoledì 3 agosto
Siamo in 4: mio marito Andrea, io e due dei nostri tre figli: i più piccoli che ancora ci seguono, Laura di 7 anni e Alberto di 5 e alloggiamo all’albergo “La Posta” (67 euro a persona, pensione completa in altissima stagione o piano famiglia 2 bambini + 2 adulti: 1 gratis fino ai 5 anni) nel centro del paese.
L’albergo, pulito e confortevole, ci fa subito una buona impressione, e Matteo, il giovane proprietario, è attento e veloce nel servizio ma anche nello scambio di battute con i clienti più o meno abituali. In questa allegra atmosfera abbiamo gustato un buon pranzo, (si mangia sempre troppo quando si trova tutto bell’e pronto, ma fa parte della vacanza e io sono partita anche per questo!) abbiamo appreso di esserci persi la gita del mattino e cioè “Sulle orme di Pollicino”, un’esercitazione di orienteering nei boschi con tanto di guida alpina, che divideva i piccoli dai grandi formando due gruppi con percorsi differenti. Peccato, ai miei bambini sarebbe piaciuta. Non importa, pensiamo alla gita delle 14.30, partenza dal centro del paese con il trenino, che qui si chiama TreGino in onore di Gino la mascotte di ogni bambino. Facciamo subito conoscenza con Fausto il capotreno, dalla simpatia irresistibile, che poi scopriamo, (giuro che l’avevamo capito!) essere il capo dello staff di animazione del paese. Simpaticissimo. Alt, un passo indietro. E’ all’A.p.t., a 100 metri dall’albergo, che ci siamo rivolti per avere tutte le informazioni sul programma della settimana e da lì siamo usciti con la Family Card ( prezzo di 2 adulti+ 2 bambini 39 euro, a scalare fino all’opzione 1 adulto+ 1 bambino a 20 euro), che dà diritto a 2 escursioni gratis e a tutto il programma di animazione del paese. E’ la settimana dell’esploratore e la gita di oggi si chiama “Alla scoperta di Mino”. Il trenino ci lascia vicino ad un bosco, dove incontriamo una giovane guida che farà conoscere ai bambini i diversi alberi del posto, con tanto di album e foglie da incollare per tutti. Ma, sorpresa delle sorprese, ci ritroviamo nella sceneggiatura del romanzo “Il Barone rampante” di Italo Calvino, con personaggi che escono da dietro gli alberi e incantano i bambini, ma anche noi grandi con le avventure di Cosimo, il barone ragazzino, che un bel dì decise di salire su un albero e di non ridiscendervene mai più. Alla fine della passeggiata ci aspetta un rinfresco al Panificio Riccadonna di Rango, un paesino annoverato tra i più bei borghi d’Italia. Ci rifocilliamo con strudel, torta di noci e succo di mela esagerati e conosciamo Onofrio il panettiere, che poi ritroveremo anche come autista del trenino in un’altra escursione. Qui a Comano ognuno ha un mestiere, ma ne fa anche un altro se serve una mano alla collettività.
Cena danzante all’albergo, come ogni mercoledì e poi, a dire il vero volevamo partecipare alla “Lucciolata”, ma la stanchezza del primo giorno compreso di viaggio, ci fa desistere e guardiamo dalla terrazza dell’albergo questa suggestiva corsa/passeggiata competitiva di 3 km aperta a tutti: nonni e bimbi in passeggino compresi. Davanti a noi partenza e traguardo: uno spettacolo, ogni partecipante dotato di una lucetta verde, ognuno alla propria velocità e l’allegria di Fausto, che al microfono commentava l’evento. Buonanotte.
Giovedì. La colazione con torte e frollini fatti in casa è ottima e abbondante. Sole splendente e aria frizzante ci accompagnano nella passeggiata di circa 1 km all’interno del Parco Termale, che inizia nel cuore del paese e termina al famoso Centro delle Terme di Comano. Attraversiamo un lungo ponte di legno e ci ritroviamo in un ordinatissimo orto botanico accanto al fiume Sarca. Veramente uno spettacolo della natura e dell’intervento intelligente dell’uomo. Qui si cammina, si corre, si va in bicicletta, i bambini giocano nelle varie zone attrezzate e anche chi si reca alle Terme per le cure sicuramente inizia a sentirsi più sereno da questa passeggiata. Dalle 10.00 alle 12.00 animazione per i bambini nel parco con giochi, laboratori e balli e noi genitori liberi di fare una piccola gitarella. La prossima volta, pensandoci per tempo, prenoterò qualche massaggio o qualche cura estetica da fare finché i bambini giocano. Niente male come idea, mi piace Comano, sempre di più.
Dopo pranzo, partiamo per Spormaggiore a caccia di orsi... in maniera pacifica naturalmente e sperando che non siano loro a dar la caccia a noi, poveri turisti della domenica. Durante il viaggio in pullman (40 minuti circa) Laura e Alberto sono emozionati e non smettono di fare domande, per fortuna che le ragazze dell’animazione ci accompagnano e s’inventano sempre qualche passatempo per loro. Noi invece restiamo appiccicati ai finestrini ammirando le acque verde smeraldo del lago di Molveno. Arriviamo alla Casa del Parco Orso a Spormaggiore, un edificio su 3 piani con 6 sale tematiche dedicate all’orso, che entusiasma i bambini con giochi interattivi, filmati e pannelli luminosi. E poi via di corsa, perché la guida ci spiega che è verso metà pomeriggio che gli orsi si svegliano e si fanno vedere al Parco Faunistico di Spormaggiore e quindi non c’è tempo da perdere. Unico biglietto di 5 euro a testa per entrambe le strutture o 15 euro per 2 adulti e 2 bambini. Wow… li vediamo, sono 3 esemplari di orso bruno e noi siamo ad appena pochi metri da loro. Che emozione. Il loro habitat è perfetto: faggi, abeti rossi e larici, un piccolo ruscello con cascatelle, insomma un ambiente assolutamente naturale, tipico del bosco trentino. Niente a che vedere con uno zoo. E per finire, abbiamo visto anche 3 lupi femmine in un altra area a loro riservata. Ecco, finalmente il lupo di Cappuccetto Rosso ha una fisionomia reale per i nostri bambini, meravigliati per la somiglianza con il cane… lupo. Si chiamerà così per qualcosa, no?
Tornati all’albergo, è già ora di cena – che vita! – e poi ci aspetta uno spettacolo all’anfiteatro del Parco delle Terme. S’intitola “Il re dei porci” della compagnia Erbamatta di Savona ed è un capolavoro di enormi creature buffe, orchestrato da un unico attore, che riesce a far ridere grandi e piccoli in ugual misura. Il tutto offerto dall’A.p.t. di Comano. Proprio così, abbiamo sganasciato gratis, niente male questo posto, niente male. Intanto nella via centrale del paese avevano allestito degli stand gastronomici, dove chiunque, bambini compresi, poteva cimentarsi nella preparazione di piatti tipici con relativo assaggio.
Noi vediamo solo il materasso, anzi Alberto neanche quello perchè è già quasi addormentato… buonanotte.
Venerdì. Ultima gita su TreGino alla volta della Via Lattea per vedere da dove proviene il latte e come si producono i formaggi. Visitiamo delle stalle con mucche grasse e beate, vitellini appena nati e un toro così grosso, che anche i papà, non solo i bambini, ne restano impressionati. Nel caseificio annesso vediamo far affiorare la ricotta e gustiamo un delizioso gelato di yogurt. Promossi i fratelli Fontanel dell’omonima azienda di Fiavé e il profumatissimo latte delle loro mucche.
E’ ora di tornare in pianura. Salutiamo e carichiamo le valigie in auto. Siamo felici, un po’ stanchi e già pieni di ricordi. Laura e Alberto hanno vissuto a stretto contatto con la natura e noi abbiamo conosciuto un luogo che ha fatto dell’accoglienza sincera il suo stile di vita. Indimenticabile.

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E per info dettagliate sulle proposte per le famiglie a Comano Terme leggi l’itinerario in FAMILYGO

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